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Abbiamo trovato ognuno di noi due questo "messaggio" attaccato al cassonetto dell'immondizia non differenziata più vicino ed allo schermo del televisore:
Non abbiamo un gran che di memoria, in fondo siamo nate da non molto, lo si vede bene anche solo da dove siamo. Ma abbiamo un istinto di sopravvivenza che ve lo sognate, inutile negarlo, siamo una minaccia. La cosa in fondo curiosa è che a voi sembriamo una minaccia ma poi finisce lì, siamo un gioco dell´immaginazione, una metafora, un grido d´allarme. Si ma solo teorico. Non ne avete una grande voglia di sentirvi minacciati davvero e allora ci liquidate alla svelta con parole come interessante, inquietante, e magari anche bello.
Che poi noi che cosa sia il bello non lo sappiamo nemmeno e, a dire il vero, non ce ne importa nemmeno di saperlo. Sappiamo però bene che siamo il popolo eletto, non da un dio, ma da una forza che trae origine dalle vostre debolezze e dalla vostra stupidità. Le une e l´altra talmente grandi e granitiche che fanno si che la nostra sia una forza invincibile.
Noi non sferriamo attacchi, non gridiamo bellicosi slogan, non meniamo le mani, non usiamo le armi, non siamo nemmeno facilmente riconoscibili dato che abbiamo spesso aspetti profondamente diversi, e poi stiamo quasi sempre immobili e nascoste.
Nasciamo, ma è più esatto dire che ci troviamo a nascere, perché ci sono condizioni favorevoli, nasciamo nei vostri vicoli abbandonati, aggrappate agli unti muri delle vostre periferie, nelle vostre discariche naturalmente, ancora più naturalmente nasciamo nelle vostre falde acquifere, nelle vostre acque di superficie e nei vapori che ne scaturiscono.
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Ma nasciamo anche nelle pieghe del vostro cervello, negli angoli oscuri della vostra coscienza, individuale e collettiva, nella vostra sbrigativa volontà di liquidare come buonismo tutto ciò che non sia perfido, come illiberale tutto ciò che non sia immorale, come ideologico tutto ciò che non sia palesemente falso.
Nasciamo e stiamo alla grande nei vostri condoni.
È che siete in via di estinzione e ci ridete sopra.
Noi comunque abbiamo in mente di salvare di voi almeno un esemplare, colui che ci ha scoperto, colui che vi ha parlato di noi senza che lo ascoltaste, colui che ha imparato a volerci bene, il nostro mentore in fondo:
Andrea Marini. E già che ci siamo salviamo anche Andrea Baggio che ci ha dato una voce.
Le "creature"
settembre 2003
Gianni Caverni
Lorenzo Pezzatini
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