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Il tema della mostra è la recinzione come fenomeno della cultura quotidiana ma anche come mezzo di esclusione e di segregazione. La storia culturale del recinto e dei confini nei Tre Confini tra Austria, Italia e Slovenia costituisce la cornice temetica di questa mostra in due parti. Sotto i riflettori vi sono le conseguenze politiche e sociali dei processi di delimitazione ed esclusione nella regione, ma anche il loro potenziale identitario, che permette differenziazione ed orientamento e in questo modo si presta ad agire da catalizzatore per la comunicazione e lo scambio. Lo sguardo etnologico sul fenomeno della recinzione documenta, infine, uno spaccato di cultura quotidiana nei territori in questione. Le più diverse forme di recinzione di giardini, pascoli, confini; ma anche mura, siepi ed altri tipi di recinzioni forniscono il materiale di partenza per installazioni, o meglio per opere fotografiche e/o filmiche su questo tema.
In nidi, appropriati contenitori di materiale fecondo, Marini non si serve di modelli precostituiti ma la loro forma è risolta nel suo farsi, la struttura si genera in modo spontaneo durante lo stesso processo di lavorazione.
In quest'opera il filo spinato è fondamentale per evidenziare un duplice effetto: protettivo-accogliente e difensivo-respingente. L'habitat creato è così perfettamente congeniale alla crescita di nuove forme di vita. Il filo spinato subisce quindi un evidente cambiamento di senso, un ribaltamento semantico: non più segno di cesura, ostacolo, impedimento ma elemento strutturale per favorire un nuovo processo generativo.
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Artisti: Eva Asaad (AT), Tom Kersevan (SI), Jurij Pavlica (SI), Sendi Mango (SI), Tomaz Crnej (SI), Johannes Domenig (AT), Gisela Erlacher (AT), Gunda Gruber (AT), Geroge Hobelsberger (AT), Richard Klammer (AT), Werner Koroschitz (AT), Andrea Marini (IT), Gehard Maurer (AT), Cornelius Onitsch (AT), Gehard Pilgram (AT), Peter Josef Populorum (AT), Johannes Puch (AT), Gerhild Resch (AT), Robert Schapus (AT), Michael Schnabel (D), Daniel Seiffert (D), Johann Seiger (AT), Uli Vonbank-Schedler (AT)
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